Sono pochi giorni che il mondo odontoiatrico è stato scosso dall’improvvisa coscienza che servizi televisivi come quelli apparsi su “striscia la notizia” gettano sui dentisti italiani la fama di essere “ladri”. La Croazia è distante da un dentista romano, la Croazia è un problema dei “polentoni”, ma la fama di “ricco affamatore” colpisce qualsiasi dentista Italiano. Eppure… non è così perché la qualità del lavoro, come in tutti i campi, ha un costo iniziale che si paga da sè col tempo.
Ci sono spesso costi fondamentali per garantire la qualità della prestazione che non si vedono come il continuo aggiornamento del medico, la sterilità del campo, il controllo continuo sulla propria prestazione e il controllo di enti terzi sulla propria prestazione. Questa ricerca della qualità avviene da anni all’interno degli studi DNTT attraverso strumenti di controllo e di condivisione dei problemi.
Da anni DNTT, ogni anno, assegna un oscar al miglior suggerimento in grado di alzare la qualità riducendo i costi dell’azione odontoiatrica.
Sempre da anni DNTT risponde con il network, diffondendo i migliori protocolli e CERTIFICANDO il loro utilizzo nei singoli studi attraverso due distinti enti certificatori TUVRheinland e URS.
Da anni ogni studio del network DNTT garantisce il paziente
- attraverso la fase fondante di ogni prestazione, il controllo maniacale della sterilità (progetto rischio zero) anche del materiale rotante
- attraverso una garanzia scritta per il paziente
- attraverso la disponibilità per qualsiasi urgenza entro 24 ore
Da anni ogni studio DNTT richiede al paziente A TUTTI I PAZIENTI e non solo a qualcuno, in forma anonima perché possano essere sincineri, a tutti i pazienti chiede il risultato delle proprie prestazioni ed è in grado di dare la risposta non in termini di sensazione ma attraverso un controllo matematico ( con orgoglio comunico che la nostra media è 8,4 decimi). E questo calcolo lo studio non lo fa su base empirica, ma costruendo i suoi strumenti in collaborazione con università, come testimonia quella, per esempio, con l’università di Brescia.
Qualità alla portata di tutti è il nostro obbiettivo. Fatti, non parole. Numeri, non sensazioni. Ma tutto questo non ci basta. Stiamo avviando in questi giorni un sistema di controllo informatico (Scorecard) che ci permette di confrontarci continuamente per il miglioramento nostro e la salute dei nostri pazienti.
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